Erroneamente, si tende a credere che i gatti sono creature solitarie che amano starsene soli piuttosto che in compagnia. Di conseguenza, qualora dovessero comportarsi in modo piuttosto strano si tende ad escludere a priori disturbi di ansia. In realtà non è così. Anche i nostri amici felini, così come i cani o altri animali domestici, amano e sono affezionati alla loro famiglia umana. Il legame che viene a crearsi è talmente forte che anche i gatti soffrono se il loro padroncino è assente, manifestando quella che viene definita ansia da separazione.
Cos’è l’ansia da separazione nei gatti?
L’ansia da separazione induce nei nostri piccoli felini uno stato emotivo colmo di stress, agitazione e nervosismo a causa dell’allontanamento dal proprio padrone. Si verifica quando si esce di casa ma nei casi peggiori si manifesta anche quando si lascia semplicemente la stanza. Il gatto tende quindi a comportarsi in maniera insolita ma anche violenta, tanto da arrivare a danneggiare sé stesso o chi gli sta attorno. Per evitare che si verifichino questi spiacevoli episodi, occorre educare il nostro micio fin da piccolo ad abituarsi alla tua assenza. In caso sia già un gatto adulto ci sono comunque delle tecniche calmanti per tranquillizzarlo e farlo sentire protetto. Prima di agire, bisogna approfondire i motivi che generano ansia nel gatto e in che modo si scatenano.
Cause dell’ansia da separazione nei gatti
In generale, l'ansia nel gatto può verificarsi a causa di una serie di motivi come rumori molto forti e molesti come i temporali, i viaggi e l’incontro con nuove persone. Tuttavia, la causa principale di ansia è dovuta alla separazione dal proprio padrone e alla paura di restare soli. Ecco stilato un elenco delle principali cause di ansia da separazione, tenendo presente che ogni gatto è diverso dall’altro e che il disturbo può avere radici più profonde e riguardare un problema più specifico.
Nuovi genitori domestici
Qualsiasi sia il motivo, può capitare che il gatto sia costretto a cambiare genitori domestici e quindi casa e stile di vita. Questo cambiamento può causare un forte malessere nel nostro amico felino e renderlo fortemente insicuro.
Non trascorre abbastanza tempo con noi
Decidere di prendersi cura di un altro essere vivente comporta dedicare attenzioni, amore e cure necessarie per garantire il suo benessere. Tuttavia, per alcuni può essere più impegnativo rispetto a quanto si era immaginato e questo è motivo di ansia e frustrazione nei gatti perchè non stiamo trascorrendo con loro il tempo che desiderano e che si aspettano dal loro amorevole padroncino.
Cambiamento dello stile di vita
Proprio come noi umani, anche i gatti possono stressarsi molto a seguito di cambiamenti significativi nella loro routine quotidiana. Anche l’accoglienza di un nuovo membro della famiglia può destare in loro nervosismo e perchè no, anche gelosia, se non gli si dedicano le giuste attenzioni a cui è solitamente abituato.
Tempi di svezzamento sbagliati
Il processo di svezzamento inizia quando i cuccioli raggiungono le quattro settimane di vita per poi essere definitivo passate le sette. Tuttavia, se lo svezzamento non avviene secondo queste precise tempistiche, sia la madre che i cuccioli possono provare un grande malessere. Inoltre, possono riscontrarsi problemi di salute o manifestarsi comportamenti aggressivi se vengono lasciati soli.
Non è abituato a stare da solo
I gatti hanno bisogno di attenzione ma è altrettanto importante insegnargli come comportarsi quando vengono lasciati soli in casa. Se il gatto è abituato ad una nostra costante presenza, è normale che si sentirà smarrito e angosciato quando lo lasceremo solo. Al contrario, se fin da cucciolo si fa percepire la nostra assenza come normale, i nostri felini sapranno gestire al meglio la situazione e sentirsi più tranquilli e sicuri.
Forte attaccamento al padrone
Se il nostro gatto è sempre vicino a noi e tende ad essere molto appiccicoso, si consiglia di non concedere sempre premi come biscottini perchè non farà altro che legarsi ancora più a noi. Da una parte è sicuramente bello che si instauri un rapporto di fiducia e lealtà assoluta ma, d’altra parte, non capirà il motivo della nostra assenza e si sentirà altamente frustrato e agitato.
Sintomi e segni di ansia da separazione nei gatti
Una volta chiarite le cause di ansia da separazione nei gatti, quali sono i sintomi? Generalmente variano da gatto a gatto e dipende anche molto dalla causa scatenante. Ecco un elenco dei principali sintomi di ansia da separazione nei gatti da prendere in considerazione:
- Miagolio eccessivo
- Camminare nervosamente
- Non usare la lettiera
- Defecazione su oggetti del proprietario
- Eccessiva toelettatura
- Mangiare troppo velocemente o nulla
- Vomito
- Diarrea
Come calmare un gatto ansioso?
Se il tuo gatto soffre di ansia da separazione si può aiutarlo senza dover ricorrere necessariamente a costosi e dubbi farmaci per contrastare il disturbo. Tuttavia, bisogna anzitutto stabilire se si tratta effettivamente di ansia da separazione e non di qualcosa di ben più serio. Sicuramente i sintomi sono d’aiuto per individuare la causa scatenante del disturbo ma possono anche sovrapporsi ad altri e rimandare a loro volta ad altri disturbi.
Se i sintomi si manifestano appena si esce dalla stanza o si prendono le chiavi per uscire di casa, molto probabilmente il nostro piccolo felino soffre di ansia da separazione. Al contrario, se manifestano sempre comportamenti ansiosi, allora è qualcosa di ben diverso e che bisognerebbe indagare più a fondo. Una volta stabilito che il malessere è dovuto all’ansia, si può intervenire in modo da rendere il nostro micio sicuro e sereno. Ecco riportati dei rimedi a cui poter ricorrere:
Addestramento
È preferibile insegnare al gatto a come gestire da solo l’assenza del padrone fin da cucciolo. Per fare ciò, si consiglia di lasciare la stanza per qualche minuto per poi fare ritorno con qualche biscottino per ricompensarlo. Ogni volta, è bene aumentare il periodo di assenza ricordandosi di lasciare sparso per la stanza oggetti di distrazione.
Dieta e esercizio
La dieta del nostro micio deve essere ricca di proteine, fibre, vitamine e minerali. Una buona idea è l’assunzione di specifici integratori naturali che compensano la mancanza di importanti principi attivi nella dieta o cibo che abbia un effetto calmante. Inoltre, l'esercizio fisico è un ottimo rimedio per contrastare ansia e stress.
Integratori calmanti naturali
Al regime alimentare quotidiano si possono aggiungere integratori calmanti naturali che si possono reperire sotto forma di compresse o gocce. Tra i migliori estratti botanici ad effetto rilassante ci sono la Camomilla e il Fiore della Passione, oltre allo Zenzero benefico per lo stomaco.
Distrazioni
Quando il nostro piccolo felino è particolarmente agitato, è una buona idea distrarlo con giochini divertenti, lasciando i suoi biscottini preferiti sparsi per casa o accendere la radio per avere sempre un rumore di sottofondo. In questo modo il gatto saprà gestire al meglio l’assenza del padrone ed essere rilassato.
Conclusioni
La lontananza non è spiacevole solo per il nostro piccolo felino, lo è anche per noi. Per aiutare il nostro micio si consiglia di evitare farmaci ansiolitici, molto potenti e spesso ricchi di sostanze chimiche dannose. In primo luogo occorre educarlo, preferibilmente fin da cucciolo, alla tua assenza, in modo graduale ma soprattutto assicurandolo del tuo ritorno. Inoltre, si può far ricorso a tanti espedienti casalinghi come provare nuovi cibi con effetto rilassante, integratori naturali per gatti contenenti estratti botanici dalle proprietà lenitive e magari premiarlo con un gustoso dolcetto! In sostanza, occorre valutare per prima cosa le tue esigenze e soprattutto quelle del tuo gatto e il rapporto sarà sempre forte e solido.