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Ansia e Comportamento
Come gestire un gatto aggressivo
I gatti per loro natura sono animali piuttosto tranquilli, abitudinari e casalinghi. Amano dormire la maggior parte del giorno ed essere molto indipendenti. Ecco perché quando ci si trova di fronte a un gatto improvvisamente aggressivo, non bisogna sottovalutare la cosa ma capirne il motivo per poterlo aiutare.
Tipici comportamenti di un gatto aggressivo
Solitamente i gatti manifestano la loro aggressività attraverso morsi, graffi e soffi. Questi tipici segnali sono facilmente riconoscibili e devono mettere in allerta la persona che ha a che fare con il gatto. Gli atteggiamenti di tipo offensivo sono:
- Orecchie dritte
- Coda alzata
- Pupille strette
- Verso tipo ululato
Un gatto sulla difensiva invece assume altri atteggiamenti:
- Orecchie basse
- Pupille dilatate e sguardo fisso
- Pelo rizzato con coda attorcigliata
- Verso tipo ringhio o brontolio
Perché un gatto diventa aggressivo?
Dietro ogni reazione c’è sempre un’azione che ha scatenato un determinato comportamento. I gatti affrontano le situazioni più comuni in modi diversi, anche a seconda del pericolo che percepiscono. Raramente un gatto aggressivo non è spinto da alcuna motivazione.
Se è malato può sfogare la sua frustrazione e comunicare il suo disagio attraverso l’aggressività. Ferite, dolori alle orecchie, alle ossa o ai denti possono farlo diventare estremamente irritabile. Ci sono poi altre cause indipendenti dallo stato di salute.
1. Irruenza nel gioco
I gatti domestici non possono andare a caccia come farebbero in natura, ecco perché il gioco è l’unico modo che hanno per soddisfare i propri istinti. È bene non incentivare il gioco troppo irruento fatto di morsi e graffi, ma offrire al gatto giochi adatti a sfogarsi.
2. Territorialità e difesa
Anche la territorialità fa parte dell’istinto dei gatti. Possono diventare aggressivi perché si sentono minacciati da un altro gatto, un cane o una persona estranea.
3. Paura
Ci sono gatti che reagiscono alla paura in modi diversi. Il gatto aggressivo non andrà a nascondersi se viene spaventato, ma cercherà di difendersi e attaccare.
4. Insofferenza al contatto fisico
Capita molto spesso che il gatto si lascia accarezzare tranquillamente e poi dal nulla comincia a mordere. Utilizza questo atteggiamento per riaffermare la sua indipendenza o sfogare lo stress.
5. Aggressività reindirizzata
Quando un gatto non riesce a gestire un disagio, per esempio un animale sgradito che passa davanti alla finestra, può diventare aggressivo e sfogare la frustrazione su ciò che ha a portata di zampa in quel momento.
Come gestire l’aggressività del gatto
Convivere con un gatto aggressivo non è semplice. Se da docile e tranquillo è diventato improvvisamente litigioso, è bene chiedere consiglio al veterinario per escludere qualsiasi tipo di malattia. Se invece ci si dovesse trovare di fronte a qualche episodio di aggressività, è meglio sapere come affrontarlo.
Non reagire allo stesso modo. Evitare perciò di alzare la voce o le mani, di modo da tranquillizzare il gatto anche solo con la propria presenza.
Non toccarlo. Per non rischiare di essere morsi o graffiati è opportuno non toccare un gatto mentre è arrabbiato o sta attaccando.
Non sconvolgere le sue abitudini. Nuovi persone o animali in casa possono mettere a dura prova la pazienza di un gatto. Bisogna fare in modo da introdurre gradualmente i nuovi arrivati.
In commercio esistono prodotti calmanti per gatti. Sono integratori naturali ricchi di vitamine e amminoacidi che favoriscono il rilassamento del gatto, permettendogli di gestire al meglio anche le situazioni più stressanti. Prima di utilizzare qualsiasi prodotto è sempre meglio chiedere consiglio al proprio veterinario.