Perché i cani non possono mangiare cioccolato?
Il cioccolato contiene teobromina e caffeina, entrambi alcaloidi della metilxantina, sostanza chimica presente naturalmente nelle fave di cacao. L’azione stimolante influisce sul sistema nervoso centrale, accelera il battito cardiaco e causa la minzione frequente. Anche se somministrati in piccole quantità, questi composti incidono fortemente sull’organismo. Infatti, in farmacologia vengono utilizzati come stimolanti cardiaci, diuretici, miorilassanti e per favorire la vasodilatazione.
Gli umani possono gustare tranquillamente il cioccolato e beneficiare delle sue proprietà energetiche, a patto che non si esageri. I cani, invece, non sono in grado di metabolizzare i composti chimici naturalmente presenti nel cacao, per questo motivo sono molto più sensibili all’azione stimolante che causa gravi effetti collaterali, compreso l’avvelenamento da cioccolato.
In quale quantità il cioccolato è nocivo per i cani?
Per poter stabilire qual è il quantitativo che rende tossico il cioccolato nei cani, bisogna prendere in considerazione alcuni fattori. In media, circa 100-150 mg di teobromina per 1 kg di peso corporeo è sufficiente per intossicare l’organismo dei cani. Ciò significa che è importante conoscere sia il peso del proprio fido che la quantità approssimativa di cioccolato ingerito. Per calcolare la quantità di teobromina presente nel cioccolato, è utile consultare questo schema:
Cioccolato Bianco
1mg ogni 28 g
Cioccolato al Latte
64mg ogni 28 g
Cioccolato Fondente
160mg ogni 28 g
Cioccolato da Cucina
450mg ogni 28 g
Da quanto emerge, il cioccolato da cucina e quello fondente contengono teobromina in quantità elevata, al contrario la tipologia bianca e al latte ne presentano in quantità minore. Ciò non vuol dire che è possibile dar da mangiare al proprio fido cioccolato bianco o al latte perché, oltre alla presenza di sostanze chimiche stimolanti, sono ricchi di grassi e zuccheri che sono dannosi per l’organismo. Allo stesso modo, non bisogna dar da mangiare cibi appetitosi come torte al cioccolato perché sono ugualmente nocivi e compromettono il benessere generale del proprio cane.
Se il proprio amico a quattro zampe ha ingerito del cioccolato, si può stabilire il livello di tossicità a seconda del peso. Un cane di taglia piccola è più a rischio di intossicazione da cioccolato rispetto ad uno di taglia grande ma ciò non vuol dire che quest’ultimi ne possano mangiare senza correre rischi per la salute. Inoltre, è da considerare anche l’età. Anche in questo caso, un cane giovane e di taglia grande, saprà gestire più facilmente una potenziale intossicazione rispetto ad uno anziano. Consulta questo calcolatore di tossicità per misurare quanto è dannoso il cioccolato che il tuo fido ha ingerito a seconda della sua taglia:
Quanto cioccolato è dannoso per i cani?
Sintomi di avvelenamento da cioccolato nei cani
Sospetti che il tuo cane abbia ingerito cioccolato? Ci sono sintomi da avvelenamento da cioccolato nei cani a cui prestare attenzione e che variano a seconda della quantità e della tipologia ingerita, oltre al modo in cui l’organismo reagisce. Ecco un elenco dei principali sintomi:
- Vomito
- Diarrea
- Aumento della sete
- Irrequietezza
- Iperattività
- Ansimo
- Minzione frequente
- Accelerazione battito cardiaco
- Tremori muscolari
- Convulsioni
Se si presentano uno o più di questi sintomi, si raccomanda di consultare il veterinario il prima possibile.
Cosa succede quando i cani mangiano cioccolato?
Quando un cane mangia cioccolato, l’organismo reagisce in maniera diversa a seconda di alcuni fattori, tra cui la quantità di teobromina e caffeina più la qualità stessa delle fave di cacao. I sintomi di avvelenamento da cioccolato nei cani iniziano a manifestarsi tra le 4 e le 24 ore successive all’ingerimento, colpendo principalmente il sistema nervoso centrale, cuore e reni.
Cosa fare se il proprio cane mangia cioccolato
Se si ha il sospetto che il proprio cane abbia ingerito cioccolato, per prima cosa è bene accertarsi che non ci siano altre leccornie in casa facili da raggiungere. Dopodiché, è importante identificare il tipo di cioccolato ingerito e stabilire approssimativamente la quantità.
Se la quantità ingerita è eccessiva, bisogna consultare il veterinario il prima possibile, anche nel caso la quantità sia minima, per essere più sicuri. Il medico sarà in grado di diagnosticare l’avvelenamento da cioccolata e prescrivere il trattamento necessario, come ad esempio induzione del vomito e la somministrazione di carbone attivo per bloccare il processo di assorbimento di teobromina nell’organismo.
Nel momento in cui l’organismo del proprio fido è stato completamente disintossicato dalle sostanze chimiche nocive, si può passare al reintegro dei nutrienti persi a causa di vomito e diarrea. In questo caso, è utile somministrare un Multivitaminico per Cani per ripristinare i normali livelli di vitamine e minerali.
Che effetto hanno i dolci al cioccolato nei cani?
Qualsiasi alimento contenente cioccolato è nocivo per i cani, per questo motivo anche i dolci a base di questo ingrediente non devono essere somministrati. Invece del cioccolato, si può optare per la Carruba, un frutto dolce che non contiene teobromina né caffeina. Inoltre, la Carruba è anche ricca di fibre e povera di grassi e zuccheri, valori nutrizionali che la rendono sicura e ottima da includere nel regime alimentare del proprio fido. Si consiglia di acquistare dei dolcetti a base di Carruba anziché di cioccolato, anche se la quantità riferita dall’etichetta è minima.
Conclusioni
In conclusione, il cioccolato è nocivo per i cani, per cui si raccomanda di non dar loro da mangiare questa leccornia come premio perché comporta gravi rischi per la salute. Se, nonostante le giuste precauzioni, il proprio cane ha ingerito cioccolato, bisogna in primo luogo cercare di stabilire la quantità e la tipologia. Dopodiché, si consiglia di consultare il veterinario che sarà in grado di diagnosticare una potenziale intossicazione in corso e valutare la cura da seguire.